Grande gioia per il Cus Cassino: nel 2021 i CNU tornano nella città martire
Il territorio ha fatto squadra. Ed ha vinto. Dopo otto anni tornano a Cassino i Campionati Nazionali Universitari. La città martire ha ottenuto l’edizione del 2021. A maggio andrà a Torino (sede che ospita nel 2020 i campionati) per il passaggio di testimone e l’organizzazione entrerà nel vivo.
Ma il presidente del Centro Universitario Sportivo vuole che nulla venga lasciato al caso, per questo è riuscito ad ottenere l’assegnazione già nelle scorse settimane. Il sipario sull’organizzazione dell’evento si alzerà ufficialmente il prossimo 3 dicembre. Alle ore 16.30, nella sala Consiglio del rettorato dell’Unicas al Campus Folcara ci sarà la conferenza stampa di presentazione dell’evento.
Oltre al rettore Giovanni Betta, al direttore generale Antonio Capparelli e al presidente del Cus Carmine Calce, ci saranno i rappresentanti delle istituzioni che in questi mesi, a fari spenti, hanno lavorato affinchè i Cnu tornassero a Cassino. La lettera con la richiesta porta difatti la firma del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini, del consigliere regionale presidente della commissione sport e cultura Pasquale Ciacciarelli, del sindaco di Cassino Enzo Salera, del presidente di Disco Lazio Alessio Pontillo e molti altri player.
La conferenza stampa di martedì non affronterà gli aspetti tecnici della manifestazione, bensì getterà le basi su come organizzare l’evento in questi 18 mesi che lo precedono. I campionati universitari si terranno alla metà di maggio del 2021 e dureranno circa dieci giorni. Giorni nei quali la città di Cassino sarà “invasa” da oltre 3.000 studenti provenienti da 70 università italiane. Ma quei dieci giorni dovranno essere “solamente” la cerimonia finale dell’evento che nelle intenzioni del presidente del Cus Carmine Calce deve durare 18 mesi. Argomenta Carmine Calce: “Abbiamo ospitato i Cnu a Cassino già nel 1998 e nel 2013. L’ultima volta siamo riusciti ad ottenere la costruzione della pista di atletica allo stadio “Salveti”. Questo evento ha un senso se riesce ad avere anche questa volta una ricaduta infrastrutturale che duri nel tempo, anche dopo le gare. Soprattutto dopo le gare. Siamo consapevoli che sia il Comune di Cassino che l’Università non godono di ottima salute dal punto di vista finanziario, siamo però certi che l’unione tra tutti gli enti e le istituzioni del territorio riuscirà a creare le occasioni per far sì che anche questa volta i Cnu vengano ricordati per il “segno” che lasceranno sul territorio. A partire dalla sistemazione e ammodernamento degli impianti sportivi al Campus Folcara a quelli nel centro città. Siamo certi che tutti raccoglieranno la sfida e i Cnu saranno non solo una grande vetrina ma soprattutto una grande occasione per il territorio”.